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  • Lorenzo Montemauri

Razzi oltre l’Esosfera



Cronaca della tappa di Bracciano.


Ci sono due ragioni per le quali è difficile parlare di questa squadra senza usare metafore e termini astronautici. La prima è chiaramente dettata dal razzetto ghignante sul petto e l’altra è che questi cazzo di Rockets vanno a mille all’ora! Sfondano il muro del suono, placcano anche quello!

Sono sicuro di capirne più di rugby che di ingegneria aerospaziale, ma quello che è successo sabato a Bracciano salta all’occhio anche ad un profano della palla ovale.

Vigna di Valle. A far da cornice alla terza tappa (quarta complessiva, se si considera anche la Coppa Italia), non è una spiaggia costiera al sapore di iodio ma le rive dolci del Lago di Bracciano, quelle dello stabilimento Arcobaleno. Formula canonica con otto squadre, due pool che alla fine daranno le quattro semifinaliste. Con i The Rockets ci sono Sabbie Mobili, Forastici e Iron Hill.


Dopo alcuni dubbi sorti in settimana sul partecipare o meno, i razzetti si presentano comunque sulla sabbia lacustre pazzi come al solito. Pronti, via!Contro gli Iron Hill finisce 7-3, mentre i Forastici – dopo un primo tempo teso - vengono superati 6-2. Ultima partita del girone con le Sabbie Mobili per giocarsi il primato. 5-4 e testa del girone.


Arriva il bello… o meglio…i Belli


La semifinale infatti vede i The Rockets affrontare i Belli Dentro, in quello che oramai possiamo considerare un derby delle coste laziali e non solo. I razzi segnano, vanno sotto, e poi servono un 3-2 in loro favore al sudden death. Bella partita. Finale con i Crazy Rats. Qui succede di tutto. I Crazy Rats si portano sul 3-1 e poi sembrano saper gestire la partita. I The Rockets, in quattro per un’ammonizione, accorciano ma subito dopo subiscono un’altra meta. 4-2 e poco tempo da giocare. Agganciano il pareggio - da sottolineare un gesto di gran tecnica da parte di Corchi che manda il Presidente, spossato da un attacco di dissenteria,oltre la linea di meta- e hanno l’ultima palla giocabile.Batte Genchi e prova ad infilarsi tra due maglie dei Rats ma non riesce gli riesce l’off-load, allora Fallè,rientrato dalla panchina dei cattivi, raccoglie la palla e serve Flavio. Lezione numero uno quando stai correndo inesorabilmente verso la meta: punta la bandierina! Lo fa e riesce a schiacciare. Vantaggio per i Razzi allo scadere. Fischio finale e corsa di tutti verso il centro del campo. Ci inginocchiamo e in cerchio creiamo un momento sacro. Ci sciogliamo solo al grido “RAAA-ZZZIIII” e possiamo festeggiare. Ancora una volta, primi!!


La coppa che alziamo stavolta è una bottiglia di buon prosecco che ci scoliamo con qualche spritz lungolago che ci aiutano a carburare per la serata (un’altra cosa che sappiamo fare bene oltre al Beach Rugby).


Questi razzi non sembrano esser sazi.

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